Matteo Lancini è uno psicologo e psicoterapeuta di formazione psicoanalitica. Presidente della Fondazione “Minotauro” di Milano e docente presso il Dipartimento di Psicologia dell’Università Milano-Bicocca e presso la Facoltà di Scienze della formazione dell’Università Cattolica di Milano. È direttore del Master “Prevenzione e trattamento della dipendenza da internet in adolescenza” e insegna nella Scuola di formazione in Psicoterapia dell’adolescente e del giovane adulto del Minotauro.

PROSSIMO EVENTO

DOCENTE
UNIVERSITÀ E SCUOLE

Università Milano-Bicocca e Scuola di formazione in Psicoterapia del Minotauro

CONSULENZA E PSICOTERAPIA

Dell’ adolescente, del giovane adulto e del genitore.

FORMAZIONE E SUPERVISIONE

Individuale e di gruppo per operatori ASL, SerT, Aziende Ospedaliere, comunità e insegnanti.

DIVULGAZIONE
SCIENTIFICA

Convegni e conferenze per professionisti e non.
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Neets, la generazione sprecata. Tavola rotonda a Umbria Jazz

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Lettera agli adolescenti nei giorni del coronavirus

Care ragazze, cari ragazzi in questo difficile momento è molto importante che ognuno di noi si assuma nuove responsabilità, per sé, per gli altri, per tutta la comunità. Proprio per questo abbiamo deciso di scrivere un sermone che parta da noi, che parli di noi,...

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IN LIBRERIA

In Chiamami adulto, libro che conclude la trilogia iniziata nel 2021 con L’età tradita, Matteo Lancini esplora i molteplici contesti e le modalità in cui gli adolescenti costruiscono relazioni: dalla famiglia alla scuola, dagli ambienti digitali alle stanze di psicoterapia, dal gruppo dei pari al rapporto di coppia. Partendo da alcuni spunti già introdotti in Sii te stesso a modo mio, come l’assenza di prospettive future e la fragilità adulta che spesso ostacola un dialogo autentico, l’autore scava in profondità, rivelando che cosa serve davvero per avvicinarsi ai giovani: l’ascolto e una presenza empatica. Attraverso esempi concreti, storie personali e riflessioni incisive, il libro offre a genitori, insegnanti e psicologi gli strumenti per superare l’urgenza del fare e per imparare finalmente a stare nella relazione, aiutando i ragazzi a non sentirsi più soli in mezzo agli altri, ma compresi e sostenuti.

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